Questo libro non è sul cinema italiano cosiddetto "politico", ma sui film italiani qui definiti "politico-indiziari", nei quali l'autore cinematografico trasferisce allo spettatore dubbi o perplessità sulle verità politiche ufficiali e istituzionalizzate. Verità controverse, sottratte, dal secondo dopoguerra a oggi, alla conoscenza di tutti, a partire da La terra trema, uno dei massimi capolavori del neorealismo, che sarebbe dovuto essere un film sulla strage del primo maggio del 1947 a Portella della Ginestra, il primo di una lunga serie. Creando una relazione proficua tra cinema e diritto, il film politico-indiziario invita lo spettatore accorto a spingersi oltre l'evidenza per smascherare l'occultamento istituzionalizzato della matrice politica dei fatti e far emergere la verità. Perché, come affermava Carnelutti, noto giurista e avvocato, «soltanto la verità può operare il miracolo di salvare la libertà del cineasta e, insieme, la libertà dello spettatore».