"Per molti giorni avevo pensato di domandarglielo, mentre sorseggiavo qualcosa da avventore del bar dove per quaranta anni avevo suonato da pianista. Ma qualcosa mi aveva sempre frenato o impedito, tra dubbi intimi ed evenienze che mi avevano tenuto in disparte. Finalmente lo vidi, libero da impegni e vicino al mio tavolo e l'improvviso coraggio, fuori dal vincolo condizionante della ragione, mi consentì di parlargli e di prospettargli la mia pazzia".