Un padre affettuoso con il pallino per la musica lamenta un forte mal di schiena. Il giorno dopo scopre di avere il cancro. Cercando con l'ironia di domare la rabbia e i disagi, comincia le cure: "Faccio una chemioterapia da giovane, così mi tolgo il pensiero", dice agli amici. Con l'umorismo sopravvive al pietismo e cerca dei lati positivi nella sua condizione di temporanea disabilità, mentre nel viaggio verso la guarigione si compie una trasformazione dell'uomo che tenta di dare il giusto senso e peso ai gesti della vita, concedendo maggiore spazio alla follia. Gesti che acquistano un'importanza prodigiosa. Prefazione Rocco Tanica.