Cosa poteva spingere un operaio di poco più di venti anni, nel 1849, a lasciare il suo pacifico paese marchigiano per seguire un giovane generale appena tornato dal Sud America e correre in difesa della libertà repubblicana a Roma? È questa la domanda che il lettore di oggi si deve porre per comprendere la storia di un "piccolo eroe" come Giuseppe Omiccioli, di professione conciapelle, nato a Fabriano l'11 gennaio del 1827, che seguì Giuseppe Garibaldi nella difesa della Repubblica Romana e poi nella disperata ritirata, dopo la sconfitta dei repubblicani da parte delle truppe francesi, fino a San Marino nel vano tentativo di raggiungere Venezia, assediata dagli austriaci.