Le parole edificano un mondo e tracciano le traiettorie che transitano e delimitano il quotidiano di un animale, l'essere umano, altrimenti privo di un proprio ambiente vitale e costantemente disorientato. Lo spazio bianco, che accompagna e circoscrive il discorso spezzato in verso, è lo spazio in cui quel disorientamento si rende manifesto, lo spazio in cui le parole costruiscono la dimora terrena dell'uomo: è il silenzio impossibile da dire su cui ogni parola può venire pronunciata. I brani contenuti ne Il non detto, per la prima volta pubblicati nel 2017 e qui riproposti in una veste rivista e rinnovata, simili a dei ready-made, sono dei tentativi di riscoprire, fra un rigo e l'altro, al di sotto di parole udite nell'evento più ordinario, quel silenzio in cui ciascuno detta ordine alla propria gratuità.