Il mondo intatto, opera prima di Laura Recanati, parla di terra, di segreti, di inverni lucidi, di nullificazione dell'esperienza umana. "Io non ci coincidevo mai / perfettamente, scrive, e tutto il testo risente di questa meravigliosa mancanza di coincidenza con la società borghese: Nel mondo degli uomini - continua la Recanati - ogni cosa ha un nome / L'indice dritto dell'uomo / dice questo e quello. Mio e tuo, decide". C'è una continua richiesta di luce, nel testo, la volontà di prenderla per poi fuggirla, e ciò si mescola brillantemente con la musicalità con cui l'autrice condisce il verso creando un chiaroscuro sinestetico di melodia e ombre che conduce a un taccuino delle assenze. Il mondo intatto è un libro colmo di stanze solitarie, di piccole morti, di tentativi, mozzi, di salvezza. Laura Recanati alla sua prima pubblicazione si attesta come autrice dai movimenti primari, mantenendo, pure nel procedere delle sezioni, la sua potente musicalità e la sua coerenza tematica.