Dopo Sofia ecco Anna. Ancora una volta una protagonista femminile, per la precisione una giovane donna alle prese con il tentativo di trovare il proprio posto nel mondo. Ma se è vero che ne “Il mondo di Sofia” era stata la filosofia il paradigma in grado di svelare il meccanismo profondo dell'universo, qui è invece l'universo stesso a mettere in mostra i mali e le contraddizioni che vanno a colpire la sua essenza vitale. Ecco allora profilarsi all'orizzonte il problema ambientale, la preoccupazione legata al destino di un pianeta che soffre. Spetterà proprio ad Anna, adolescente problematica – e chi non lo è stato? - dall'animo sensibile ma forte al tempo stesso, il compito di escogitare un piano di salvezza per la terra. Sospeso tra il reale e l'onirico, tra la finzione e l'urgenza di una questione attuale come quella ecologica, il libro di Gaarder ha tutte le carte in regola per affascinare chiunque abbia a cuore il futuro dell'ambiente. E, ovviamente, delle anime gentili che lo abitano.