"Italia'90" è stato l'ultimo mega-evento calcistico svoltosi nel nostro Paese. Da allora è trascorso un quarto di secolo: per alcuni è un ricordo più o meno sbiadito, per altri, i più giovani, neppure quello. Perché, allora, parlarne? E perché chiamarlo il "Mondiale delle meraviglie"? Qui non si allude solo alle notti magiche cantate da Gianna Nannini: si vogliono invece mettere in rilievo le profonde trasformazioni economiche e culturali avvenute di recente nel "gioco più bello del mondo", ma anche nell'intera società, nazionale e globale. Quel Mondiale infatti fu l'occasione per l'emergere di una inedita configurazione sociale: il "triangolo SMS", che, collegando strettamente fra loro sport, media e aziende sponsor, da allora fino a oggi e in misura sempre più abbondante genera risorse e fa del calcio Fifa lo spettacolo globale per l'intrattenimento televisivo di miliardi di persone, e per la promozione di beni e servizi presso mercati altrettanto vasti. I contributi qui raccolti mettono alla prova la teoria relazionale della società da differenti punti di vista, scavando nei rapporti che strutturano il "triangolo SMS", verificandone i nessi con l'intera società italiana e globale fino al presente, e cercando di prevedere l'avvenire del calcio nella società delle reti telematiche. A conferma che il calcio è un vero e proprio "fatto sociale totale", in grado di rivelare, come una cartina di tornasole, la complessa trama della società emergente.