In questo saggio Watsuji Tetsuro analizza alcuni tratti della vita e del pensiero del monaco Dogen Zenji (1200-1253). Convinto che il Buddhismo fosse diventato irrimediabilmente corrotto, Dogen intraprende un rischioso viaggio in Cina, riportando con sé una forma più pura di spiritualità e diventando così il fondatore della Scuola Soto del Buddhismo Zen in Giappone. Anche Watsuji, testimone della degenerazione in cui era incorso il Buddhismo del suo tempo, intraprende un viaggio all'interno del passato intellettuale del suo Paese, riscoprendo la figura e il pensiero del Maestro Dogen. Con "Il monaco Dogen" egli intende riproporre così al Giappone odierno una delle figure filosofiche e spirituali più importanti della storia e della cultura nipponica.