Berlino, 1922. Mentre l'inflazione corre e la Germania è politicamente distrutta, il commissario Leo Wechsler, rimasto vedovo dopo che l'influenza spagnola ha portato via la sua giovane moglie, è costretto a dividersi tra l'impegno investigativo e le esigenze dei due figli piccoli, Marie e Georg. Un compito per niente semplice, perché se per ogni delitto c'è un'unica soluzione, per i bambini sembrano esserci mille risposte diverse da dare... Come se non bastasse, si ritrova alle prese con un singolare omicidio che sta destando grande scalpore in città. Il celebre guaritore Gabriel Sartorius, che vanta fra i suoi clienti attori del cinema, noti uomini d'affari e signore dell'alta società, è stato ucciso nel suo lussuoso appartamento: colpito alla testa con una statuetta di giada che ritrae il Buddha. Non si trovano né impronte né testimoni. Ma ben presto emerge qualche macchia sulla veste candida del guaritore. Wechsler scopre che tra le sue cure miracolose, oltre all'impiego delle gemme e dell'ipnosi, rientrava anche un rimedio tutt'altro che spirituale: la cocaina, una droga sempre più popolare negli ultimi tempi. Giorni dopo, in uno dei quartieri più malfamati della città, viene ritrovata uccisa una prostituta, strangolata con un foulard. Due casi apparentemente lontanissimi, ma con il suo infallibile fiuto, Leo intuisce da pochi dettagli che fra le due morti esiste un collegamento. Le indagini lo portano in sontuose ville, miseri cortili, zone a luci rosse, dove sembra aggirarsi un assassino dagli eleganti guanti di pelle, che ha intenzione di colpire ancora...