Pubblicato nel 1965, a quasi vent'anni di distanza da Cristo e il tempo (1945), che nel mentre era giunto alla sua terza edizione, il volume viene presentato dall'autore come un "contributo al dialogo fra cristiani delle varie confessioni" e propone una trattazione sistematica della storia della salvezza neotestamentaria: come se ne è formata la concezione, quale ne è la fenomenologia, quali le posizioni neotestamentarie fondamentali. Le risultanze dell'analisi esegetica cui approda vengono poi applicate a problemi dogmatici fondamentali: in che misura la storia della salvezza si conclude con l'epoca apostolica e in che misura continua? Se si può parlare, in un certo senso, di una continuazione della storia della salvezza, dove e come individuarla, oggi? Il culto può costituire un'attualizzazione della storia della salvezza? È possibile impostare un'etica sulla storia della salvezza?