Questa edizione di "Il maestro de i Segni; su lo stato de li udenti italiani, su la loro istruzione ed emancipazione" intende proporre una riedizione dell'originale libretto di autore anonimo dell'800 credendo possa essere d'interesse per il pubblico italiano. È necessario premettere alla lettura che il testo si presenta come una parodia dei trattati "sullo stato e sull'educazione dei sordomuti" tanto in voga nell'Ottocento. L'occasionale vicinanza di sordi ed udenti in una classe d'istruzione vicino a Borgotaro, è lo spunto per un audace gioco intellettuale, quello di ribaltare gli estremi del discorso, di far risultare la maggioranza udente bisognosa di attenzione ed educazione nella Lingua dei Segni.