Alexandre Dumas (1802-1870), uno dei più celebri romanzieri e drammaturghi dell'Ottocento, autore de I tre moschettieri, Il Conte di Montecristo, La Regina Margot e di tanti altri romanzi storici di grande successo, ne Il maestro d'armi offre ai lettori il suo personale punto di vista sul mondo russo e la vita aristocratica di San Pietroburgo. Dapprima pubblicato sulla "Revue de Paris" nel 1840, e poi in volume da Dumont nello stesso anno, Le Maître d'armes è narrato in prima persona da un amico di Dumas, Augustin Grisier, arrivato in Russia per fare fortuna servendosi della propria abilità di spadaccino. Divenuto istruttore di molti giovani aristocratici della capitale, Grisier si trova invischiato nel complotto dei decabristi, un gruppo di nobili e ufficiali che aspirano a una Russia meno autocratica. Quando il complotto fallisce, decide di accompagnare in Siberia una sua connazionale, Louise Dupuis, che vuole condividere il destino del conte Alexis Waninkoff, uno degli insorti condannati all'esilio. La romantica e avventurosa vicenda di Louise e Alexis si ispira a una storia vera, quella di Pauline Gueble, che lasciò San Pietroburgo per raggiungere e sposare il suo amante, Ivan Annenkov, recluso nella fortezza di Cita, in Siberia. Dopo trent'anni d'esilio, gli Annenkov ebbero il permesso di stabilirsi a Niznij Novgorod, dove sarebbe avvenuto il loro incontro con Dumas, durante il suo viaggio in Russia tra il 1858 e il 1859.