Ventiquattro piccoli esercizi di saggezza, giocati tra il serio e il faceto, in una sorta di teatrino animato da personaggi improbabili, come improbabile è, talora, la serietà con cui accettiamo un mondo artificiale, così separato dal resto della vita. Le parabole affrontano nella forma narrativa del racconto breve i temi centrali dell'impresa moderna: la comunicazione, i percorsi (e i labirinti) di carriera, le radici, le nascite, i declini, gli intrecci tra pubblico e privato e così via. Con un ritmo lento e sornione Celli ci guida attraverso i sentieri del management con gusto, senso del grottesco, humour talvolta nero. Non di rado compare, sotto un velo di distaccata, algida eleganza, la pietas per gli uomini che interpretano la loro parte quotidiana sul palcoscenico aziendale.