Flannery O'Connor tra il 1946 e 1947, quando da poco passati i vent'anni studiava all'Università dello Iowa, tenne quotidianamente una sorta di diario, in cui annotava pensieri e riflessioni letterarie. Furono gli anni decisivi per la sua crescita, gli anni in cui si confrontava con grandi autori come Freud, Proust, Rousseau e con le prime passioni. In queste pagine scopriamo la forte vocazione per la scrittura, la fede cattolica, i dubbi di un animo tormentato: una raccolta che costituisce un documento prezioso, la stesura di un manifesto intellettuale senza retorica ma pieno di umiltà e intimità, che già rivela la sensibiltà di una grande autrice.