Writer, ragazzino impacciato e malinconico di tredici anni, trascorre la sua adolescenza tra i disagi derivanti da una condizione economica non agiata, la totale mancanza di dialogo e dimostrazioni di affetto da parte dei genitori, la lettura di testi di psichiatria criminale, poco adatti alla sua età, e i frequenti episodi di bullismo di cui è vittima nell'ambiente scolastico. L'unico rapporto vero che riesce a costruire è quello con la supplente, la sola capace di comprendere l'angoscia che lo attanaglia e placarne l'impeto. Quando anche quest'ultimo appiglio viene a mancare, è sufficiente il sorriso di una compagna di classe perché il ragazzo se ne innamori. Reso cieco dal suo implacabile bisogno di affetto, Writer neppure si avvede di essere vittima dell'ennesimo scherzo. Il dolore è l'unico luogo dal quale non puoi fuggire. Questo pensiero entra in lui come una sorta di nuova consapevolezza, come qualcosa da cui partire. In fondo, è solo dolore. In fondo, procurarlo agli altri è più facile di quanto pensasse.
