Il volume restituisce un nuovo sguardo sull'universo teorico craighiano a partire da un'interessante prospettiva costruita, quasi esclusivamente, sugli scritti pubblicati da Edward Gordon Craig. Basarsi sul materiale reso pubblico per volontà del suo autore consente di osservare l'imponente quanto contraddittoria impalcatura teorica craighiana da un'angolazione, che, lungi dal non considerare la vasta mole di manoscritti del teorico inglese, riporta l'attenzione su quella parte del pensiero craighiano accessibile al pubblico coevo e che produsse, alla sua comparsa, accesi e fervidi dibattiti nell'ambiente culturale internazionale. L'obiettivo di questo libro, dunque, accanto al metodico scavo documentario, è quello di estrapolare da tali testi quella che fu una vera e coerente poetica teatrale, e proporre un'interpretazione del teatro totale di Craig basata, quasi unicamente, sulle sue pubblicazioni le quali, spesso dialogando l'una con l'altra, hanno influenzato tutto il teatro del '900.