"Sono Odisseo, figlio di Laerte, noto agli uomini per tutte le astuzie, la mia fama va fino al cielo": la figura che ha letteralmente afferrato l'immaginario occidentale sino a plasmarne le fondamenta culturali è inafferrabile. Ulisse, l'eroe del multiforme ingegno, continua ad affascinarci proprio per questo. E' l'uomo del travestimento, dell'ambiguità, delle molteplici identità, dei giochi di parola, della manipolazione politica, le cui uniche verità risiedono forse nel suo essere uomo sino in fondo e nel talento di narratore supremo, tanto che lo si ascolterebbe raccontare le sue "imprese meravigliose" fino "all'aurora divina". Dall'isola di Calipso a quella dei Feaci, dell'accettamento di Polifemo al canto ingannatore delle Sirene, dai sortilegi di Circe, maga incantatrice, alla discesa nell'Ade, al drammatico incontro con i mostri Scilla e Cariddi, per giungere allo sterminio dei Proci e al riconoscimento finale con Penelope: nel suo lungo errare durante il viaggio di ritorno a Itaca va incontro ad avventure strabilianti, ponendosi come campione dell'intelligenza, della conoscenza, dell'esperienza, della virtù etica e della sopravvivenza. Ma la vera attrazione magnetica che ancora oggi il personaggio mitico continua a esercitare su di noi è quella delle sue metamorfosi nel tempo. Ulisse è ovunque, il suo vero viaggio è senza fine.