Il Gesù sorvola Roma appeso a un elicottero. La plastica, più mare del mare su cui naviga il Rex. Il mambo di Sordi e Fabrizi in strada della Saraghina sulla spiaggia di Nazzari e di Cabiria nel night. La Venezia cromatica e ultrabarocca di Casanova. Gel-somina e Zampanò e il road traballante alla Chaplin, il road con furore alla Steinbeck. Il play boy dell'Hotel di Rimini che ottiene la vera prova d'amore della turista: l'intimità posteriore. E se Petronio avesse visto il Fellini-Satyricon? Asa nisi masa, il sortilegio del mistero, al sicuro dall'inverno e dalla notte oltre la finestra. Il girotondo di tutti e tutti uguali e tutti clown e tutto è spettacolo piccolo o grande è lo stesso. La suorina che tira il matto giù dalla pianta. La Gradisca per il principe. Il cardinale: gli chiedi di dio ti risponde da ornitologo. «Maestro, ma la Roma degli operai, dei movimenti, delle differenze?» «Uno fa quello che sa fare.» Il Mastroianni Mastorna che mai si fece. I due matti che ascoltano la luna. Scrittura, musica, pittura. Fusione che... solo il riminese. E l'arte di cinema non fu più figlia di un dio minore.