Pupi Avati scandisce, in un continuo rilancio dialogico con gli autori, le tappe del percorso misterioso che ha punteggiato la sua agrodolce filmografia di regista e produttore con ricorrenti incursioni nei meandri del gotico. Un viaggio che prende le mosse dalla fertile mentalità dei contadi emiliani e romagnoli, inesauribili fucine di paure e tramiti di ataviche superstizioni. Dalle immobili campagne assolate alle acquose propaggini del delta del Po, dagli ombrosi boschi dell'Appennino fino ai chiassosi lidi della riviera, il libro segue le linee tracciate dai territori di una regione da sempre sinonimo di serenità e apertura, alla ricerca di quella crepa in cui la macchina da presa si inserisce riportando a galla un terrore antico. Il dialogo tra gli autori e il regista consente di comprendere a fondo le dinamiche filmiche e narrative attraverso le quali Avati ha costruito e veicolato la paura in 50 anni di cinema, dal film d'esordio Balsamus. L'uomo di Satana al dimenticato Thomas... gli indemoniati, dai cult movies La casa dalle finestre che ridono e Zeder al parodistico Tutti defunti... tranne i morti, dal capolavoro L'arcano incantatore fino ai brividi del nuovo millennio: Il nascondiglio e Il signor Diavolo.