Il giusto peso non è solo il resoconto delle vicende lavorative e giudiziarie dell'autore, ma anche e soprattutto un'analisi lucida e dettagliata della storia del gruppo Fiat dalla fine degli anni Sessanta ai primi anni Novanta, raccontata da chi ha dedicato la propria carriera a quella che è stata la forza trainante dell'economia italiana dal secondo dopoguerra. L'autore ha vissuto in prima persona le fasi cruciali che hanno segnato la Fiat: dalle ambizioni di leadership europea alla gestione delle relazioni politiche e sindacali, fino ai tentativi di modernizzazione e alla crisi culminata in "Mani pulite". Dalla sua esperienza emerge una riflessione acuta e articolata sulle dinamiche di potere, i cui effetti devastanti ricadono sui cittadini, spesso non tutelati da una democrazia non priva di limiti. Con uno sguardo critico e personale, l'autore ripercorre la storia di una delle più grandi industrie italiane, analizzando i meccanismi che ne hanno plasmato il destino, offrendo al lettore una comprensione più profonda di un'epoca caratterizzata da grandi trasformazioni e tensioni. Prefazione di Paolo Griseri.