Giro d'Italia, giugno 1940. Martino segue trepido le tappe della gara insieme al nonno e al suo migliore amico. Sono tutti tifosi di Gino Bartali, ma c'è un giovane che sembra insidiarlo, con la sua leggerezza di levriero: Coppi Fausto. Che vincerà alla sua prima partecipazione. Ma c'è poco da gioire per Martino, il ragazzino protagonista del romanzo: perché il giorno dopo l'Italia entra in guerra. Quattro anni dopo Martino e la sua famiglia sono sfollati in campagna. Noia. Per fortuna lui ha portato la sua bici. Che gli viene rubata subito da una ragazzina perfida che sembra il capo naturale di una banda di teppisti locali. Non è un buon inizio. Senza mai smettere di fantasticare su un suo personale Giro d'Italia disegnato dalla geografia dei libri di scuola, tra inaugurazioni di latrine, singolari commerci, e i movimenti oscuri delle bande partigiane, osservando senza troppo capire, Martino si avvicina alla ragazzina senza nome, testimonia della morte dello zio Orazio, cresce tutto in una volta. Età di lettura: da 10 anni.