Rovesciando il concetto di "sgarro", indice di quella mentalità mafiosa che compromette lo sviluppo dell'Italia non solo meridionale, la silloge di racconti "Il giorno dei taralli" organizza un klimax di storie in cui sono padrini e padroni vari, in realtà, a offendere la libertà e i diritti di cittadini e professionisti delle più svariate tipologie umane; l'opera comunque non è da ascriversi al filone della pubblicistica antimafia, giacché utilizza spesso un registro surreale oppure onirico per rimanere nel solco della creatività letteraria e intrattenere il lettore.