Martina è una ragazza quasi completamente sorda. Vive a Cagliari, in un ambiente soffocante dove la disabilità è vista come un castigo divino. Così, a vent'anni, sacco in spalla pieno di speranza e incoscienza, con la sua amica Francesca lascia la famiglia e la Sardegna per crearsi una nuova vita a Londra. Eppure, anche in terra britannica proverà il dolore dei pregiudizi soffocanti come conseguenza della sua disabilità e del sessismo. Scoprirà ben presto che la vera lotta è anche interiore, contro la comodità del non reagire, la paura di sfidare lo status quo e la violenza di una società escludente. "Il fruscio degli eucalipti" è un racconto delicato che sussurra al cuore, la storia di una donna coraggiosa che arriva, nonostante tutto, a credere in se stessa. È una lettera d'amore alla bellezza dell'imperfezione, agli affetti contraddittori, alle incertezze del futuro. Un invito a vivere la disabilità come un'opportunità, un'esperienza distante dall'ideale di perfezione fisica e psicologica imperante ai giorni nostri.