Un prete di strada, una coscienza critica fuori e dentro la Chiesa, il fondatore dì una comunità sempre aperta all'accoglienza degli ultimi, gli stessi cantati dal suo amico Fabrizio De André. Don Andrea Gallo è "un prete che si è scoperto uomo" e in questo libro racconta a Fabia Binci e Paolo Masi la sua vita, le sue idee, il suo mondo, animato dallo spirito più autentico del Vangelo ma anche attento a far sì che l'insegnamento di Cristo, un uomo che si fece ultimo tra gli ultimi, sia sempre calato nella realtà quotidiana. Dall'esperienza come missionario in Brasile a quella come cappellano del carcere minorile di Genova, dall'uscita dalla congregazione salesiana alla fondazione della Comunità di S. Benedetto al Porto, un luogo in cui "dopo tanti anni, la porta è sempre aperta". E poi la visione intransigente nei confronti della politica e della società, i maestri che hanno segnato il suo percorso (Don Bosco, Dom Helder Camara, Papa Giovanni XXIII, Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pira ma anche Che Guevara e Gandhi) e, soprattutto, tutti quegli esseri umani che, anche se non lasceranno tracce del loro passaggio nella Storia, incontrando Don Gallo si sono sentiti amati su questa terra, "alcuni forse per un attimo, altri per un periodo più lungo, alcuni per tutta la vita".