Germania, 1939. Due bambini osservano i loro genitori mentre vengono inghiottiti dagli sconcertanti meccanismi del potere. Sieglinde vive nella agiata ignoranza della borghesia berlinese, il lavoro di suo padre è censurare i libri asportandone le parole proibite ('promessa', 'amore', 'pietà'). Erich è un figlio unico che vive nella campagna rigogliosa vicino a Lipsia, all'ombra di inquietanti domande senza risposta. I bambini si incontrano mentre le speranze della Germania per un futuro glorioso cominciano a crollare, e trovano temporaneo rifugio in un teatro abbandonato, in mezzo alle macerie di Berlino. Là fuori, bianche lenzuola sono appese alle finestre; in tutta la città la gente parla della resa. I giorni che Sieglinde ed Erich trascorrono insieme determineranno il resto delle loro vite. A osservarli c'è un bambino, il misterioso narratore della loro storia. Vede ciò che loro vedono, sente ciò che loro sentono, eppure la sua voce arriva dal profondo delle rovine del sogno di una nazione.