La Bibbia è piena di narrazioni vertiginose ed è altrettanto piena di buchi, non-detti ed elissi. Dentro questi buchi e queste elissi, l'Autore estrae le psicologie dei personaggi: non solo di Sara, Isacco e Abramo ma anche di Agar, Ismaele, il Faraone, lo schiavo Eliezer. Ogni capitolo del libro è affidato alla voce di un personaggio che racconta in prima persona la sua vicenda. E il fardello esistenziale che lo opprime.