I Comuni italiani vivono da tempo un paradosso: è stato loro riconosciuto un ampio decentramento di funzioni, ma non un'autonomia fiscale e finanziaria sufficiente. I continui tagli di risorse dal centro, i vincoli derivanti dal Patto di Stabilità e un quadro normativo in continua evoluzione, hanno finito per condizionare in misura sempre maggiore le scelte politiche locali con inevitabili ricadute sui cittadini. Il volume affronta il tema con un taglio interdisciplinare, partendo dall'analisi dei dati di bilancio di un campione di Comuni capoluogo di provincia, alcuni dei quali amministrati dal centrodestra (come Milano e Varese) e altri dal centrosinistra (come Torino e Salerno). La lettura dei numeri di bilancio mira a verificare se e come le decisioni politiche dei sindaci si differenzino sulla base della coalizione partitica di appartenenza. Ricorrendo anche a interviste a sindaci e assessori, l'indagine mette in relazione la contrazione delle entrate e la realizzazione dei programmi elettorali, per capire se l'amministrazione in carica ha mantenuto le promesse nei confronti degli elettori. L'opinione di questi ultimi sull'operato dei propri amministratori è stata indagata con un sondaggio dai risultati interessanti. Da questo articolato percorso di ricerca è emerso il quadro di un federalismo che già c'è, almeno nella maggioranza dei Comuni, nel convincimento di molti amministratori e cittadini.