03/04/2006
Di violetta54
2 stelle su 5
Non convince questo nuovo romanzo inedito della Harris al profumo di laudano,cloralio e magica follia,non convince il groviglio ridondante di espedienti in qualche momento con richiami shakespeariani che l’autrice libera incautamente lungo il percorso letterario e che si fanno sempre piu’ irrazionali e metafisici fino all’astruso finale. Troppo di tutto finisce per banalizzare la trama che avrebbe potuto essere molto piu’ costruttiva anche per quanto concerne la descrizione dell’epoca prescelta e degli usi e costumi del tempo. Nonostante il racconto a “piu’ voci” utilizzato peraltro con successo anche da altri scrittori, il libro, quantunque cerchi in piu’ riprese di decollare,svolta e flette verso il basso,generando addirittura note di disaffezione nei confronti di protagonisti sempre piu’ screditati dalla piega oscura ed insensata degli avvenimenti. Sebbene l’ideazione non sia del tutto scartabile, il rendimento ultimo si traduce in un prodotto letterario decisamente insignificante e limitato.