Questo volume porta per la prima volta alla luce, nella sua integrità, la relazione che Leone G. B. Nigris, delegato apostolico in Albania, scrisse per i propri superiori in Vaticano al termine della Seconda guerra mondiale. Gli anni fra il 1938 e il 1944 sono forse i più importanti della storia di questo ancora giovane Stato e Nigris fu testimone, suo malgrado, del passaggio di consegne da una dittatura monarco-balcanica a quella fascista e nazista e poi a quella del 'potere popolare' rappresentato dai partigiani comunisti. Questa relazione, integrata da un ricco apparato di note, costituisce una fonte straordinaria non solo per la storia dell'Albania ma anche dell'Italia, e in particolare per ogni indagine che voglia chiarire il ruolo di funzionari, ecclesiastici, affaristi, uomini di regime nella vita di entrambi i paesi, a partire dall'invasione del 7 aprile 1939 fino ai drammatici momenti successivi all'8 settembre 1943.