Otto studiosi italiani si interrogano in questo libro sugli effetti del pensiero del filosofo François Zourabichvili a più di dieci anni dalla sua scomparsa. Se la vita può essere letta come un'arte degli incontri, lo stesso si può dire della filosofia. Così il pensiero di Zourabichvili è segnato fortemente dai due incontri con Deleuze e con Spinoza. Quello che ne emerge, come dimostrano gli otto testi qui raccolti e l'opera grafica offerta dall'artista Lorenzo Gatti, non è liquidabile come un mero commento alla filosofia altrui, ma è il lavoro ardito e fruttuoso di un originale pensatore che ci offre una produzione concettuale ancor viva, capace di offrire nuova linfa ad una tradizione di pensiero, dissidente rispetto alla via maestra platonico-cartesiana, di grande tensione etica e politica.