Nel 1936 Giovanni Palatucci, giovane funzionario di polizia, giunge alla Questura di Genova. Ma i suoi forti sentimenti di giustizia e di fede si scontrano subito con la burocrazia dell'apparato amministrativo. Viene così mandato a dirigere l'Ufficio Stranieri della Questura di Fiume. È il 1938, anno di promulgazione delle leggi razziali e Palatucci, nel suo nuovo incarico, sceglie di "disubbidire" e di seguire la sua coscienza di uomo libero. Insieme ad alcuni fidati collaboratori costruisce una rete di soccorso grazie alla quale riuscirà a salvare migliaia di profughi, perseguitati e oppositori del regime, prima di essere arrestato da Herbert Kappler e deportato nel lager di Dachau, dove morirà a 36 anni. Lo Stato di Israele lo ha riconosciuto "Giusto tra le Nazioni". È in corso la Causa di Beatificazione da parte della Chiesa.