Giunto alla sua seconda edizione, il volume reca nuovi approfondimenti sulle questioni più scottanti e discusse nell'attuale dibattito giurisprudenziale e dottrinale. Così, il tema delle acquisizioni tecnologiche fruibili nell'inchiesta penale viene affrontato sia sotto il profilo della teoria generale, mediante una ricostruzione cartesiana dell'utilizzabilità delle prove atipiche lesive di diritti fondamentali, sia a livello applicativo attraverso l'analisi dei limiti di ammissibilità dei c.d. virus trojan idonei a captare automaticamente da remoto il contenuto di supporti informatici. In secondo luogo, la trattazione dell'applicabilità delle norme sulle prove nel procedimento incidentale è arricchita da una riflessione sull'attuale filone giurisprudenziale che ritiene operanti inedite preclusioni con riguardo alle quaestiones iuris risolte nel procedimento cautelare. Ancora, ci si sofferma sulla controversa materia dell'accertamento del rapporto di causalità in materia di responsabilità professionale da esposizione all'amianto, oggetto di una spaccatura giurisprudenziale. Nella parte sui mezzi di prova, viene esaminata criticamente la pronuncia delle Sezioni unite Aquilina in materia di riscontri alla chiamata di correo de relato non accompagnata dall'esame della relativa fonte. Inoltre, si prospetta un'esegesi organica della figura del testimone vulnerabile, investita anche di recente da una pluralità di interventi normativi non sempre coordinati tra di loro.