Com'è possibile che esista e duri nel tempo una società giusta e stabile, di cittadini liberi e uguali, ma profondamente divisi da dottrine religiose, filosofiche e morali incompatibili benché ragionevoli? È il problema di come sia possibile l'integrazione politica di una società complessa come la nostra, in cui convivono molteplici culture spesso in contrasto fra loro. Il dibattito che coinvolge Rawls e Habermas, qui proposto, è il confronto tra due strategie, simili negli scopi ma differenti quanto al modo di raggiungerli, per rispondere alla stessa domanda di fondo e individuare i principi che possano permettere la convivenza senza oppressione di gruppi diversi per interessi, per valori e anche per influenza politica.