"...ci sono cose al mondo che è difficile risolvere ragionandoci sopra, cose che solo i poeti sanno come trattare" afferma Hadyn, il suonatore di violino, uno dei personaggi fantastici creati da Paolo Altamura. Un filosofo visionario è una calamità. Un poeta visionario una benedizione. Ogni sua invenzione è una scommessa sull'assoluto. E mentre la parola del filosofo mette ordine nella confusione del reale, quella del poeta mette scompiglio nell'immaginario al fine di generare il caos. Così,a noi tutti, prigionieri di un mondo fatto di percorsi segnati, dove il reale è quasi tutto catalogato, confenzionato sottovuoto spinto e pronto per essere consumato come un alimento precotto, e il possibile relegato a forza sullo sfondo e ai margini delle nostre comuni esistenze, l'autore indica una via di fuga, quella dei sogni, da assumere come un antidoto al veleno della conformità e dell'omologazione.