Nel 2018 i fotografi Luca Santese e Marco P. Valli hanno documentato in chiave critico-satirica la genesi della cosiddetta Terza Repubblica. I due fotografi decidono poi di concentrarsi sull'attività politica e le tecniche di propaganda di Matteo Salvini, leader politico della Lega, soprannominato dai suoi elettori il Capitano. Il linguaggio di propaganda salviniano ha un carattere innovativo: produce fotografie in cui espone se stesso, la sua quotidianità ed il suo corpo rappresentandosi come "uomo del popolo".Lo stile del progetto fotografico è opposto a quello di Salvini. Ad un'estetica amichevole, pop e colorata si oppone un bianco e nero rigoroso e distopico. In risposta alla narrazione utilizzata da Salvini, il progetto vuole documentare criticamente gli aspetti della sua propaganda ma nel suo svolgimento emergono i caratteri di contropropaganda che sfociano in un sottolivello di racconto proposto dagli autori. Il Corpo del Capitano non è un lavoro sul corpo di un solo uomo, ma di una moltitudine di corpi che costituiscono un unico Corpo, quello del Capitano. Prefazione di Filippo Ceccarelli. Postfazione di Nicola Patruno.