Chi ha ucciso il geniale e spudorato Bruno Sirio, alias Dio+, fotografo-artista di fama internazionale le cui opere, contese dai collezionisti, danno regolare scandalo sulla stampa specializzata e non? E soprattutto chi, nella sua casa-studio torinese, ha voluto ammazzarlo in quel modo così efferato e simbolico? C'entra qualcuno della sua variegata «corte», costituita soprattutto da rappresentanti del «gentil sesso», usate e poi abbandonate dall'artista? Oppure l'assassino va cercato altrove, magari nel fazioso ambiente dell'arte contemporanea? Tanta brutalità nasconde un crimine passionale o dietro quella violenza c'è altro - interessi economici, invidie professionali, un odio patologico per il corpo di un genio che sfrutta i corpi delle sue «vittime» artistiche per esprimere la propria paranoica, oltraggiosa visione del mondo? Un romanzo folgorante. Un noir al femminile che è un viaggio alla radice delle nostre paure più ataviche. Nei recessi più inconfessabili del pensiero. Dove i confini tra normalità e psicopatologia sono tanto labili da annientare la distinzione tra mente umana e ferina.