Come da tradizione natalizia la collezione di strenne si arricchisce di un nuovo volume che sul solco tracciato dal promotore Dottor Gaetano Pini, fondatore di questo Istituto, quest'anno celebra un luogo estremamente caro ai milanesi: il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Prestigioso Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale, dal 1808 anno della sua fondazione il "Verdi" ogni giorno offre al pubblico una ricca gamma di iniziative culturali e ospita nelle sue sale numerose stagioni concertistiche radicandosi nella vita musicale milanese. La sua storia s'intreccia con quella della città e del più importante teatro cittadino, la Scala, che da sempre accoglie sulle proprie scene prominenti direttori d'orchestra di fama internazionale provenienti dal Conservatorio come Claudio Abbado, cui è dedicata un'ampia retrospettiva, Daniele Gatti, Riccardo Muti e Riccardo Chailly intervistato in queste pagine da Luigi Di Fronzo come altri illustri allievi. La musica è una delle più antiche forme d'arte ed è anche un formidabile antidoto per la resilienza contro le guerre, le ingiustizie, le oppressioni, nei momenti di crisi. Nell'attuale clima di sconvolgimento e incertezza causato dalla pandemia, mettersi all'ascolto di un'opera classica, e non solo, può rivelarsi un'esperienza salvifica, una meditazione sull'esistenza e allo stesso tempo una rassicurazione che affermi la vita. Per i greci antichi aveva un posto di prim'ordine, per Platone in particolare essa è filosofia suprema perché esprime ciò che le sole parole non possono fare, ancora più profondamente la musica è una cura per l'anima, come sostiene nel Timeo.