Guido Occhipinti è un importante esperto di libri rari e pregiati che mette la sua competenza al servizio di appassionati bibliofili e ricchi collezionisti. Uomo schivo e posato, raffinato maestro bibliotecario e cacciatore di tomi preziosi, ha saputo guadagnarsi la stima di clienti particolarissimi, che non vedono in lui solo un accurato professionista, ma un custode di segreti, qualcuno con cui possono svelare le proprie intimità profonde. Perché una vera biblioteca è molto più che una raccolta di volumi, al di là del loro valore. Essa custodisce tra gli scaffali, siano vecchi legni gotici o sofisticati archivi tecnologici, le storie di coloro che la hanno costruita, racconta le loro idee, le manie, le visioni più private del mondo, le curiosità e le bizzarrie. E poi non manca di testimoniare pensieri e aspettative sul futuro, ovvero sul senso che una collezione peculiare - costosa, per certi versi ossessiva, di fruizione complicata e destinata a sopravvivere a chi la realizza o la possiede - potrà rappresentare per chi verrà. Ovvero, magari in mezzo ai libri proibiti, in raccolte sterminate o esoteriche oppure su manoscritti rivoluzionari, a nascondersi tra quegli scaffali sono questioni radicali, che si fanno nel tempo più pressanti. In un romanzo intenso e ricercato, un gruppo di personaggi compositi, animati da pesanti interrogativi e da passioni tortuose, incrocia il cammino di Guido, che a sua volta cela in sé un grande dolore irrisolto. Tutti con umana ostinazione cercano di rinvenire un principio, un giusto ordine nei libri che tanto amano, ma anche nello stesso vivere.