Un saggio sul mondo onirico di Federico Fellini e sulla iconografia dei sogni del grande regista riminese si trasforma, nella pagina, in un thriller psicanalitico che indaga sul mistero junghiano dell'inconscio di personaggi borderline. Un ribaltamento dei generi della narrativa, che si sublima e si risolve però nella suggestione tradizionale dell'intreccio poliziesco, contaminato da epifanie che irrompono nella trama con la forza ambigua di fantasmi surreali.