Il XXI secolo è senza ombra di dubbio il secolo del terrorismo islamico, delle guerre al terrore. Dagli attentati dell'11 settembre fino alle recenti offensive dell'ISIS, il mondo ha visto, respirato e vissuto, condizionato dal fondamentalismo islamico. Le nostre vite sono cambiate: il nostro modo di vedere il mondo, di interpretarlo, il nostro rapporto con gli altri e le diverse culture del globo è cambiato. E il cinema? Il cinema, a modo suo, ha cercato di descriverci il mondo in cui viviamo, gli eventi che lo hanno cambiato e stravolto, ha cercato di darci una chiave di interpretazione... o forse di venderci un'altra verità? Una verità di comodo? Ne "Il cinema al tempo del terrore", è il cinema il protagonista, con le sue contraddizioni, i suoi tentativi di darci una visione della realtà che risponde a diverse finalità o esigenze. Che si sia trattato di film sulla guerra in Iraq o sui reduci, di film sulla geopolitica o altro, quel che è certo è che ci hanno sovente parlato dei diversi punti di vista e possibili chiavi di lettura sulla tremenda realtà che ha sconvolto il mondo da quel giorno di settembre a New York...