Si può vivere liberi dall'odio verso i propri nemici? La realtà può essere sempre amica? La lituana Nijol? Sadunait?, passata attraverso tre anni di lager sovietico in Mordovia e altri tre di confino in Siberia dal 1974 al 1980, ci mostra che è possibile essere lieti ovunque e guardare l'altro per la sua verità, non cedendo alla logica della contrapposizione tra vittima e persecutore. Lo attestano le parole rivolte ai suoi accusatori durante il processo per aver diffuso un giornale che difendeva la libertà di coscienza e di religione: «Voglio premettere che, se occorresse, non esiterei a dare la mia vita per ciascuno di voi». Questa è "una" storia particolare attraverso la quale ripercorrere "la" storia del totalitarismo in Europa nella forma efficacissima e rara della testimonianza diretta, qui proposta in due strumenti diversi ma complementari: un libro e un docufilm, per la regia di Riccardo Denaro, che rafforza la potenza della verità narrata da questa donna intrepida.