Vero capostipite di un filone letterario inesauribile e sempre ricco di sorprese quale è il gotico, "II castello di Otranto" (1764) di Horace Walpole continua a essere oggetto di indagini sui suoi meccanismi narrativi, sospesi tra ragione e immaginazione, tragedia e commedia. Con questo romanzo infatti vengono fissate quelle che saranno le ricorrenze del genere: un tiranno lascivo e orgoglioso, un'eroina pura e indifesa e un paladino animato dalle più nobili intenzioni, riuniti negli spazi di un castello nelle cui segrete e nei cui labirinti si consuma un dramma dinastico contrassegnato dai ripetuti interventi di forze soprannaturali.