La poesia di Ezra Pound è segnata dall'interesse per la storia, che diventa una vera passione trascinante quando tocca gli snodi della sua patria statunitense. Secondo l'autore dei "Cantos", le vicende umane sono invariabilmente segnate dalla tensione tra giustizia e speculazione, tra sfruttatori e forze del lavoro. È stato proprio il culto del denaro a corrompere i costumi imponendo leggi inique: "L'usurocrazia fa le guerre in serie. Le fa secondo un sistema prestabilito, con l'intenzione di creare debiti". In opposizione al sentire dominante, Pound individuò in Thomas Jefferson e in John Adams due modelli di statisti realmente interessati al bene comune. Entrambi infatti sancivano il principio che il denaro dovesse appartenere al popolo e dovesse essere amministrato nel suo esclusivo interesse. Il saggio poundiamo è un richiamo per riscoprire due figure ingiustamente cancellate dalla storia, ma, in senso più ampio, è un monito per destare interesse sulla ricerca della vera cultura e non sul suo surrogato imposto dalla dilagante speculazione.