Carlo Cottarelli ha goduto per qualche tempo di grande attenzione mediatica. È stato nominato commissario straordinario alla spending review, dal suo lavoro dovevano arrivare milioni di euro per le esauste casse dello stato italiano, al termine del suo mandato è stato invitato in tutte le televisioni e intervistato da tutti i giornali. Ma non ha certo potuto raccontare molto del suo lavoro, delle difficoltà che ha incontrato, delle scoperte che ha fatto. A distanza di mesi, Cottarelli affida a questo libro le sue riflessioni, i suoi ricordi, le sue diagnosi. Racconta per la prima volta i dettagli della sua esperienza e spiega al grande pubblico uno dei grandi misteri dell'Italia: quell'enorme, inemendabile, intoccabile e inconoscibile calderone che è la nostra spesa pubblica. Con stile anglosassone, preciso ma veloce, senza tecnicismi ma senza tralasciare nulla di importante, Cottarelli ci guida nei meandri del bilancio statale, facendoci scoprire man mano il grande meccanismo che regola la nostra vita di cittadini, un meccanismo di cui abbiamo solo una vaga percezione, al tempo stesso minacciosa e data per scontata. In cosa spendiamo veramente i nostri soldi? È vero che la spesa aumenta sempre e le tasse non si possono diminuire? Come è possibile che non siano fatti abbastanza tagli, se ministeri, comuni, regioni, cittadini si lamentano di quelli che hanno subìto? Ma gli altri paesi come fanno? Un libro chiaro e autorevole, per fare le pulci alla macchina statale italiana, al di là dei luoghi comuni e delle polemiche giornalistiche: perché analizzare un bilancio statale può essere arido e difficile, ma con la guida giusta può diventare la lettura più acuta, sorprendente e accurata di un paese intero.