"Il buio straordinario" è un'investigazione letteraria sulla nascita dell'identità omosessuale nel Novecento. Quando Freud scopre quel magma emotivo sommerso chiamato inconscio, in realtà sta sentenziando che il destino dei figli del progresso sarà la crisi. Nel passaggio dal mondo rurale al mondo nuovo, l'uomo da un lato spezza le catene col passato, ma al contempo perde i contorni della propria identità. Ed è in quel preciso momento di crisi della creazione, mentre i villaggi si trasformano in città e il treno mette in comunicazione mondi diversi, che gli individui allargano l'orizzonte del proprio paesaggio e comprendono di non essere da soli e di meritare un posto nel nuovo tempo. Da Maurice di Forster passando per Sodoma e Gomorra di Proust fino a giungere ad Altri libertini di Tondelli, l'autore cerca e interpreta nei classici della gay literature la memoria e i sentimenti delle generazioni di omosessuali nel Secolo breve.