Attraverso questo progetto poetico, il cui nucleo è stato elaborato nell'immobilità del biennio dell'emergenza Covid, a Berlino, volevo ritornare alla semplicità degli elementi, al mio rapporto con l'aria ed il respiro (Parte I. D'aria e di Respiri), con la terra (Parte II. Terrena), l'acqua (Parte IV. Acquatica), con la luce (Parte V. Di fuoco e di Luce), e ancora narrare dell'interconnessione tra noi e gli altri, in un mondo dagli equilibri ambientali precari in cui le relazioni sono sempre più mediate da schermi e dalle presenze-virtuali, e in cui la tecnologia diventa un'estensione del nostro stesso corpo (Parte III. Interconnessa). Attorno ad ogni elemento si condensano testi poetici che ne distillano le atmosfere e che si aprono a temi a me cari quali l'identità femminile, il rapporto con il passato e con i propri antenati, il viaggio e l'emigrazione e la cura dell'ambiente naturale, habitat in cui gli elementi possano coesistere in equilibrio.