Il Neoromanico fu una tendenza artistica che si sviluppò in Italia nel periodo postunitario con lo scopo di creare uno stile architettonico nazionale. Tale fenomeno attecchì in Puglia tra la fine dell'800 e la prima metà del '900 contribuendo a ridefinire il carattere artistico e monumentale della Regione. Strettamente legato al revival del romanico e alla riscoperta e valorizzazione dei monumenti pugliesi medievali sono i "restauri di ripristino al romanico" che, purtroppo, a "colpi di scalpello" andarono a rimuovere la splendida veste barocca di numerose chiese e cattedrali pugliesi, per l'appunto il "Barocco demolito". Accanto a tale controversa pratica, si delineò sempre più in architettura la tendenza a ricostruire ex novo gli edifici in stile romanico: il caso preso in esame è quello della chiesa abbaziale Santa Maria della Scala di Noci (Bari). L'edificio sacro ha origine da una antica Cappella medievale abbandonata che fu restaurata in stile (1898-1901) dal munifico Oronzo Lenti. Successivamente con la fondazione dell'Abbazia benedettina (1930) fu edificata una nuova chiesa (1952-1954), sempre in stile neoromanico, su progetto del monaco ed ingegnere padre Agostino Lanzani.