La storia è un viaggio nel passato e nel presente attraverso gli occhi di un bambino che, non può fare a meno di notare, attraverso il suo spietato punto di vista privo di retorica, l'abissale differenza tra il modo in cui trascorrevano il tempo libero i bambini degli anni 70 e quelli di oggi. Il segreto stava nel fatto che ogni attività da loro svolta al di fuori delle incombenze scolastiche, era un gioco puro e semplice, sport compreso che oggi al contrario è stato trasformato anche per i più piccoli, in un'attività seria e spesso stressante, in cui una schiera di adulti, più o meno competenti, si frappone tra la sfera di cuoio, la palla da basket, la palla ovale e il bambino. C'è però un messaggio di speranza per un futuro in cui i bambini tornino ad essere gli assoluti gestori del loro tempo dei giochi.