Il mondo islamico vive oggi una profonda crisi delle istituzioni politiche e appare refrattario alla trasformazione democratica. Ciò può essere in parte attribuito ad alcune caratteristiche del pensiero politico islamico classico. Realizzatosi storicamente sin dall'epoca di Maometto a Medina, lo stato islamico nei secoli successici è stato oggetto di riflessione, cosicché si è sviluppato un rapporto fortemente dialettico fra l'esperienza storica concreta e il lavoro teorico politico sul modello statale islamico. Si è prodotta così una distorsione costante nella visuale politica, che invece di progettare il futuro preferisce ripiegarsi sul passato. Il volume ripercorre questa vicenda politica e culturale, a partire dall'elaborazione della mitologia dell'età dell'oro, attraverso la dottrina per certi versi esemplare di Ibn Khaldun (1332-1406) e fino all'età contemporanea, quando sul tema dell'Islam politico si sono articolate almeno due varianti: il nuovo dibattito sul califfato e la proposta del radicalismo sunnita e sciita. Alla luce di questa ricostruzione, Campanini indica alcune linee di un possibile sviluppo futuro dell'Islam politico.